
Questo piatto delle crescentine o tigelle è una delizia tradizionale dell'Emilia-Romagna che ho imparato a preparare durante un viaggio nell'Appennino modenese. La ricetta autentica prevede un impasto semplice che cuoce in pochi minuti nell'apposita tigelliera.
Questa ricetta mi riporta ai pomeriggi trascorsi nella casa di campagna di mia nonna, quando tutta la famiglia si riuniva intorno al tavolo per farcire le tigelle appena sfornate con salumi e formaggi tipici.
Ingredienti
- Farina 00: 500 g conferisce leggerezza all'impasto finale
- Farina 0: 250 g dona struttura e consistenza alle crescentine
- Latte intero: 300 g rende l'impasto morbido e saporito
- Acqua: 150 g aiuta a creare l'elasticità perfetta
- Strutto: 50 g ingrediente tradizionale che dà fragranza
- Olio extravergine d'oliva: 50 g aggiunge aroma e morbidezza
- Lievito di birra fresco: 10 g essenziale per una lievitazione corretta
- Sale fino: 20 g equilibra tutti i sapori dell'impasto
Istruzioni Passo dopo Passo
- Preparazione dell'impasto:
- Versare le farine nella ciotola della planetaria e aggiungere il lievito sbriciolato. Unire il latte e lo strutto, poi azionare la planetaria con il gancio a velocità bassa. Quando gli ingredienti sono ben amalgamati aumentare leggermente la velocità e incorporare l'acqua poco alla volta. Aggiungere il sale e continuare a versare a filo l'acqua assicurandosi che si incorpori bene. Dopo circa 10 minuti versare a filo anche l'olio e lasciar lavorare per altri 5 minuti.
- Lievitazione:
- Quando l'impasto risulta liscio ed elastico trasferirlo in una ciotola coperta con pellicola e lasciarlo lievitare a temperatura ambiente per 3 ore o fino al raddoppio del volume.
- Formatura delle tigelle:
- Infarinare leggermente la spianatoia e l'impasto e stenderlo con il mattarello fino a ottenere uno spessore di mezzo centimetro. Con un coppapasta del diametro di 9 cm ritagliare dei dischi. Adagiare le tigelle su un vassoio rivestito con carta forno e lasciarle riposare per 20 minuti coperte con pellicola. I ritagli possono essere reimpastati brevemente per ottenere altre tigelle.
- Cottura:
- Scaldare la tigelliera e inserire i dischi negli scomparti. Cuocere per 5 minuti per lato fino a quando saranno dorate e presenteranno il tipico disegno a fiore. Trasferire le tigelle cotte su un vassoio foderato con un canovaccio e coprirle per mantenere la morbidezza all'interno e la fragranza all'esterno.

Devi Sapere
Le crescentine sono un ottimo antipasto della tradizione emiliana
Possono essere farcite con affettati tipici come prosciutto crudo e mortadella
L'impasto senza farcitura si conserva anche in freezer
Il mio ingrediente preferito in questa ricetta è lo strutto, che conferisce alle crescentine quella fragranza irresistibile che ricorda le preparazioni della tradizione contadina. Durante le feste invernali, preparare le tigelle è diventato un rito familiare che coinvolge grandi e piccini nella farcitura con i prodotti tipici del territorio.
Consigli per la Conservazione
Le crescentine vanno consumate preferibilmente calde al momento della preparazione per gustarne appieno la fragranza. Se avanzano, potete conservarle in frigorifero coperte con pellicola trasparente per massimo un giorno. Prima di servirle nuovamente, riscaldatele brevemente in padella per un minuto per lato così da ripristinare la loro croccantezza esterna mantenendo il cuore morbido. Per una conservazione più lunga, le tigelle non farcite possono essere congelate dopo il raffreddamento e poi riscaldate in forno prima dell'utilizzo.
Varianti e Sostituzioni
Se non trovate lo strutto o preferite una versione più leggera, potete sostituirlo con la stessa quantità di olio di semi. Per chi desidera una versione vegetariana, le crescentine si abbinano perfettamente anche con formaggi morbidi e verdure grigliate. Esistono anche versioni dell'impasto arricchite con erbe aromatiche come rosmarino o salvia che conferiscono un aroma particolare. Nelle famiglie moderne si preparano anche versioni integrali sostituendo parte della farina bianca con farina integrale per un gusto più rustico.
Servire le Crescentine
La tradizione vuole che le crescentine vengano servite calde e farcite con salumi tipici emiliani come prosciutto crudo, mortadella, coppa e pancetta. Si accompagnano perfettamente anche con formaggi cremosi come lo squacquerone o il crescenza, oppure con il classico lardo. Una farcitura molto apprezzata è quella con la cunza, un battuto di lardo, aglio, rosmarino e parmigiano. Servite le tigelle in un cestino di vimini rivestito con un canovaccio per mantenerle calde più a lungo e accompagnatele con un buon lambrusco frizzante per un'autentica esperienza gastronomica emiliana.
Domande Frequenti
- → Come conservare le crescentine cotte?
Puoi conservarle in frigorifero per un giorno, coperte con pellicola trasparente. Riscaldale in padella o in forno prima di servirle.
- → È possibile congelare le crescentine?
Sì, puoi congelarle dopo averle fatte raffreddare. Riscaldale in forno prima del consumo per ottenere nuovamente morbidezza e fragranza.
- → Lo strutto può essere sostituito?
Sì, puoi sostituire lo strutto con la stessa quantità di olio di semi per un risultato altrettanto delizioso.
- → Come evitare che le crescentine si brucino?
Assicurati di cuocerle a una temperatura non troppo alta per evitare che si brucino esternamente e restino crude all'interno.
- → Posso insaporire l'impasto?
Certo! Puoi aggiungere erbe aromatiche come rosmarino fresco tritato per un tocco speciale.