
Questo piatto tradizionale sardo di malloreddus è la perfetta unione tra la pasta fresca fatta in casa e un sugo ricco di salsiccia e zafferano. Una ricetta che racchiude tutti i sapori autentici della Sardegna, tramandata di generazione in generazione nelle famiglie dell'isola.
La prima volta che ho preparato questi malloreddus è stato durante una vacanza in Sardegna, quando una signora locale mi ha insegnato tutti i segreti per formare correttamente questi piccoli gnocchetti. Da allora, è diventato il piatto che preparo ogni volta che voglio sorprendere gli ospiti con qualcosa di speciale.
Ingredienti
Per i Malloreddus
- Semola di grano duro rimacinata: 400 g ideale per ottenere la giusta consistenza e il caratteristico colore dorato
- Acqua: 300 g tiepida per facilitare l'impasto
- Sale fino: q.b. per insaporire l'impasto
Per il Sugo
- Salsiccia: 300 g preferibilmente sarda o comunque artigianale per un sapore più autentico
- Passata di pomodoro: 300 g meglio se densa e di buona qualità
- Cipolla dorata: 1 di media grandezza per dare dolcezza al sugo
- Zafferano: 0.15 g lo zafferano sardo è il migliore per questa ricetta
- Olio extravergine d'oliva: q.b. preferibilmente italiano
- Sale: un pizzico per equilibrare i sapori
Per Completare
- Pecorino sardo media stagionatura: 200 g da grattugiare fresco al momento
Procedimento Passo dopo Passo
- Preparazione del sugo:
- Iniziate tritando finemente la cipolla e facendola soffriggere in una padella antiaderente con un filo d'olio fino a quando diventa trasparente. Mentre la cipolla cuoce, incidete la salsiccia per rimuovere il budello. Quando la cipolla sarà dorata, aggiungete la salsiccia sbriciolandola con le mani direttamente in padella. Lasciate rosolare per 5 minuti mescolando spesso per evitare che si attacchi.
- Cottura del sugo:
- Versate la passata di pomodoro nella padella con la salsiccia rosolata, aggiungete un pizzico di sale e lo zafferano in polvere. Mescolate accuratamente per distribuire uniformemente lo zafferano che darà al sugo il caratteristico colore dorato. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fiamma medio bassa per circa 20 minuti, mescolando occasionalmente.
- Preparazione dell'impasto:
- In una ciotola capiente versate la semola rimacinata, aggiungete circa due terzi dell'acqua e un pizzico di sale. Iniziate a mescolare con una forchetta, poi trasferite l'impasto sulla spianatoia e lavorate energicamente con le mani fino a ottenere un panetto liscio ed elastico. Se necessario, aggiungete gradualmente l'acqua rimanente. Coprite l'impasto con una ciotola e lasciatelo riposare per 15 20 minuti.
- Formazione dei malloreddus:
- Dopo il riposo, prendete porzioni di impasto e formate dei cordoncini di circa 5 mm di diametro. È importante non aggiungere farina in questa fase. Tagliate i cordoncini in pezzetti di circa 8 mm, poi passateli sul rigagnocchi o sulla grattugia per formare la caratteristica striatura, tenendo la parte tagliata verso l'alto. Disponete i malloreddus su un canovaccio leggermente infarinato.
- Cottura finale:
- Portate a ebollizione abbondante acqua salata in una pentola capiente. Versate i malloreddus e cuoceteli fino a quando vengono a galla, ci vorranno circa 2 3 minuti per quelli freschi. Scolateli con una schiumarola e trasferiteli direttamente nella padella con il sugo. Aggiungete un mestolo di acqua di cottura e mescolate bene per amalgamare pasta e condimento.
- Mantecatura:
- A fuoco spento, aggiungete un filo d'olio extravergine a crudo e una generosa quantità di pecorino sardo grattugiato. Mescolate energicamente per far sciogliere il formaggio e creare una cremosità avvolgente. Servite immediatamente i malloreddus alla campidanese ben caldi, completando con altro pecorino a piacere.

Devi Sapere
La pasta fatta in casa rende questo piatto molto più saporito rispetto all'uso di pasta secca
Il rigagnocchi tradizionale sardo chiamato ciulira dà la forma perfetta ai malloreddus
La ricetta originale prevede l'uso dello zafferano in stimmi ma quello in polvere è più pratico
Questo piatto ha origini antichissime nella tradizione contadina sarda, in particolare della zona del Campidano da cui prende il nome. Durante le feste di paese, le famiglie preparavano grandi quantità di malloreddus per celebrare occasioni speciali e momenti di condivisione. Lo zafferano, ingrediente prezioso, veniva usato sia per il suo sapore unico che per il colore dorato che conferiva alla pietanza.
Conservazione
I malloreddus freschi non cotti possono essere conservati in freezer fino a 3 mesi. Disponeteli su un vassoio distanziati tra loro, congelateli e poi trasferiteli in un sacchetto per alimenti. Potete cuocerli direttamente da congelati aggiungendo qualche minuto al tempo di cottura.
Il sugo alla campidanese si conserva in frigorifero per 2 3 giorni in un contenitore ermetico. Potete anche congelarlo in porzioni, così da averlo sempre pronto all'uso quando volete preparare questo piatto velocemente.
Varianti Regionali
In alcune zone della Sardegna, i malloreddus vengono preparati aggiungendo direttamente lo zafferano nell'impasto della pasta. Questo conferisce un colore dorato anche agli gnocchetti oltre che un aroma più intenso. Per provare questa variante, aggiungete una bustina di zafferano all'acqua dell'impasto prima di incorporarla alla semola.
Servire e Accompagnare
I malloreddus alla campidanese sono un piatto completo che può essere servito come portata unica. Tradizionalmente si accompagnano con un calice di Cannonau, vino rosso sardo corposo che bilancia perfettamente la ricchezza del sugo. Un'insalata verde semplice condita con olio e limone è l'accompagnamento ideale per equilibrare il pasto.
Domande Frequenti
- → Qual è l'origine dei Malloreddus alla Campidanese?
I Malloreddus alla Campidanese sono un piatto tipico della Sardegna, in particolare della zona del Campidano, e rappresentano una ricetta tradizionale molto amata.
- → Come posso ottenere malloreddus perfetti?
Per un risultato perfetto, lavora l'impasto fino a renderlo liscio, utilizza acqua con moderazione e incidi la pasta sul rigagnocchi per ottenere la forma tipica.
- → Posso conservare i malloreddus freschi?
Sì, puoi congelarli subito dopo averli formati, disponendoli su un vassoio. Una volta congelati, trasferiscili in un sacchetto o contenitore ermetico e cuocili direttamente da congelati.
- → È possibile variare la ricetta dei malloreddus?
Sì, è possibile aggiungere zafferano direttamente nell'impasto per arricchire la pasta con un sapore e un colore unici.
- → Come conservare il sugo avanzato?
Il sugo può essere conservato in frigorifero per 2-3 giorni o congelato fino a 3 mesi per un uso successivo.