
Questo dolce rustico a base di farina di castagne è una tradizione toscana amata da generazioni, con le sue crepe caratteristiche sulla superficie e il profumo inconfondibile di rosmarino.
La prima volta che ho preparato il castagnaccio è stato durante una fredda giornata autunnale in campagna. Il profumo che si è diffuso in casa ha riportato alla memoria i racconti di mia nonna sulle tradizioni toscane e da allora è diventato il mio dolce preferito quando le temperature si abbassano.
Ingredienti
- Farina di castagne: 500 g scegliete quella più fine possibile per un risultato morbido e dal sapore intenso
- Acqua: 650 g temperatura ambiente per evitare grumi
- Pinoli: 100 g aggiungono una nota croccante e un sapore delicato
- Rosmarino: 1 rametto il profumo aromatico bilancia perfettamente la dolcezza delle castagne
- Uvetta: 80 g dona piccoli momenti di dolcezza concentrata
- Gherigli di noci: 100 g per un contrasto di consistenza e un sapore tostato
- Olio extravergine d'oliva: 40 g preferibilmente toscano dal sapore fruttato
- Sale fino: 5 g esalta tutti i sapori del castagnaccio
Istruzioni Passo a Passo
- Preparazione degli ingredienti:
- Ammollate l'uvetta in acqua fredda per 10 minuti. Tritate grossolanamente i gherigli delle noci. Sfogliate il rametto di rosmarino tenendo da parte gli aghi. Setacciate la farina di castagne in una ciotola capiente per eliminare eventuali grumi.
- Preparazione dell'impasto:
- Versate gradualmente l'acqua nella farina mescolando energicamente con una frusta a mano fino ad ottenere un composto liscio e senza grumi. Incorporate la maggior parte delle noci tritate e dei pinoli conservandone una piccola quantità per la decorazione finale. Strizzate bene l'uvetta ammollata e aggiungetela all'impasto tenendone un po' da parte. Mescolate accuratamente e incorporate il sale.
- Cottura del castagnaccio:
- Oliate abbondantemente una tortiera rotonda bassa da 32 cm di diametro. Versate l'impasto nella tortiera e livellate con una spatola. Distribuite sulla superficie i pinoli e le noci rimasti insieme all'uvetta tenuta da parte. Cospargete con gli aghi di rosmarino e irrorate con un filo d'olio. Cuocete in forno statico preriscaldato a 195°C per circa 35 minuti finché la superficie non presenterà le caratteristiche crepe e la frutta secca sarà dorata.
- Raffreddamento e servizio:
- Lasciate raffreddare completamente il castagnaccio prima di servirlo. Si gusta tradizionalmente a temperatura ambiente accompagnato eventualmente da un bicchiere di vin santo toscano.

Devi Sapere
Naturalmente privo di glutine perfetto per chi ha intolleranze Ricco di nutrienti grazie alla farina di castagne e alla frutta secca Un dolce sostenibile che celebra ingredienti del territorio
Conservazione
Il castagnaccio si conserva perfettamente a temperatura ambiente coperto con un canovaccio per 3-4 giorni. È preferibile non refrigerarlo poiché il freddo ne altererebbe la consistenza rendendolo più duro. Mentre molti dolci possono essere congelati questo non è adatto alla congelazione perché perderebbe la sua caratteristica consistenza.
Varianti Regionali
Il castagnaccio presenta numerose varianti regionali. In Liguria viene arricchito con scorza d'arancia e si presenta più sottile. In Emilia viene talvolta preparato con l'aggiunta di semi di finocchio. In alcune zone della Toscana viene servito con ricotta fresca. Ogni regione ha personalizzato questo dolce in base ai prodotti del territorio mantenendo però intatta l'anima semplice e genuina del castagnaccio.
Abbinamenti Consigliati
Il castagnaccio si sposa perfettamente con un bicchiere di vin santo toscano o un vino passito. È ottimo anche accompagnato da ricotta fresca leggermente zuccherata che bilancia la sua consistenza compatta. Nelle zone di produzione del miele di castagno viene spesso servito con un cucchiaino di questo miele dal sapore intenso che ne esalta le note aromatiche.
Storia e Tradizione
Le origini del castagnaccio risalgono al XVI secolo quando veniva preparato come alimento sostanzioso per sfamare le famiglie contadine. Solo nell'800 vengono aggiunti ingredienti più "preziosi" come uvetta e pinoli. Il castagnaccio è sempre stato simbolo di convivialità e condivisione. Nelle zone di montagna toscane il momento della raccolta delle castagne era occasione di festa e il castagnaccio ne diventava protagonista come dolce celebrativo del raccolto.
Domande Frequenti
- → Qual è l'origine del castagnaccio?
Il castagnaccio ha origini antiche e viene associato alle regioni italiane dove la castagna era un ingrediente base, come Toscana, Veneto e Piemonte.
- → Quali sono gli ingredienti principali?
Gli ingredienti principali sono farina di castagne, acqua, olio, noci, pinoli, uvetta e rosmarino.
- → Come si conserva il castagnaccio?
Puoi conservare il castagnaccio coperto con un canovaccio fuori dal frigorifero per 3-4 giorni. Si sconsiglia il congelamento.
- → Quali sono i consigli per una buona preparazione?
Usa una teglia bassa, preferibilmente di rame stagnato, e una farina di castagne di alta qualità e molto fine per ottenere risultati ottimali.
- → Qual è la consistenza ideale del castagnaccio?
La consistenza dovrebbe essere morbida all'interno con una crosticina leggermente croccante sopra.