
Questo gnocco fritto, tipico della tradizione emiliana, è perfetto come antipasto o come accompagnamento ai salumi della regione. La consistenza esterna croccante nasconde un interno morbido che si scioglie in bocca.
La prima volta che ho preparato il gnocco fritto è stato durante una cena con amici modenesi. Da quel momento è diventato un rituale nelle nostre serate conviviali e tutti me lo richiedono regolarmente.
Ingredienti
- Farina 0: 200 g fondamentale per la struttura del gnocco
- Farina 1: 50 g dona elasticità all'impasto
- Latte intero: 50 g a temperatura ambiente per idratare l'impasto
- Acqua tiepida: 50 g aiuta ad attivare il lievito
- Strutto: 35 g a temperatura ambiente rende l'impasto più fragrante
- Lievito di birra fresco: 4 g essenziale per la lievitazione
- Zucchero: un pizzico attiva il lievito
- Sale fino: un pizzico per bilanciare i sapori
- Strutto: 2 kg per friggere darà il sapore autentico
Istruzioni Passo dopo Passo
- Preparazione del lievito:
- Versa in una ciotolina 10 g di acqua e 10 g di latte dalla dose totale. Aggiungi il lievito fresco sbriciolato e mescola finché non sarà completamente sciolto. Questo passaggio attiva il lievito ed è fondamentale per una corretta lievitazione.
- Creazione dell'impasto:
- In una ciotola capiente unisci le farine e lo strutto ammorbidito. Mescola con una forchetta facendo prendere aria alla farina. Questo renderà l'impasto più leggero. Versa il liquido con il lievito e mescola fino ad assorbimento completo. Continua aggiungendo a filo l'acqua e il latte restanti. Quando tutti i liquidi saranno assorbiti aggiungi un pizzico di zucchero e impasta con le mani.
- Completamento e lievitazione:
- Aggiungi un pizzico di sale e impasta ancora per amalgamarlo. Trasferisci il composto sul piano di lavoro e continua a lavorare per circa 5 a 10 minuti utilizzando il palmo della mano. Forma una palla e sistemala nella ciotola. Copri con pellicola o canovaccio e lascia lievitare per circa un'ora e mezza in un luogo caldo e umido. La lievitazione sarà completa quando l'impasto sarà raddoppiato di volume.
- Formazione e frittura:
- Dividi l'impasto in 2 o 3 porzioni e stendi ciascuna sul piano leggermente infarinato fino allo spessore di circa 2 mm. Taglia la sfoglia in quadrati di dimensioni irregolari utilizzando una rotella liscia. Fai sciogliere lo strutto in un pentolino e portalo alla temperatura di 190 gradi. Friggi pochi gnocchi per volta. Quando inizieranno a gonfiarsi rigirateli per farli dorare leggermente su entrambi i lati.
- Completamento:
- Scola gli gnocchi fritti e trasferiscili su carta paglia per assorbire l'eccesso di grasso. Servi il gnocco fritto ben caldo accompagnato da salumi e formaggi.

Lo strutto è l'ingrediente che fa la differenza in questa ricetta. Nella mia famiglia custodiamo gelosamente questa ricetta da generazioni e lo strutto è considerato insostituibile per ottenere il sapore autentico e la consistenza perfetta.
Consigli per la Conservazione
Il gnocco fritto è decisamente migliore quando servito appena preparato. La croccantezza esterna e la morbidezza interna sono al massimo del loro splendore nei primi minuti dopo la frittura. Se proprio dovesse avanzare qualche pezzo si può conservare a temperatura ambiente per un giorno al massimo, coperto con un canovaccio pulito. Riscaldalo leggermente in forno prima di servire per ripristinare parte della croccantezza.
Possibili Sostituzioni
Se preferisci evitare lo strutto nell'impasto puoi sostituirlo con la stessa quantità di olio extravergine d'oliva, anche se il risultato sarà leggermente diverso. Per la frittura potresti utilizzare olio di semi di arachide ma perderai quel caratteristico sapore che solo lo strutto può conferire. Se sei intollerante al lattosio puoi sostituire il latte con la stessa quantità di acqua tiepida o bevanda vegetale non zuccherata.
Suggerimenti per Servire
Il gnocco fritto trova la sua massima espressione quando accompagnato con salumi tipici emiliani come prosciutto crudo di Parma, mortadella, coppa piacentina o salame. I formaggi che meglio si abbinano sono lo squacquerone o lo stracchino, da spalmare sul gnocco ancora caldo. Per un aperitivo completo aggiungi qualche verdura sott'olio o sott'aceto e un buon bicchiere di Lambrusco frizzante.
Curiosità Storiche
Il gnocco fritto nasce come piatto contadino in Emilia e veniva preparato dalle massaie in occasione della macellazione del maiale, quando lo strutto era abbondante. Era considerato un modo semplice ma gustoso per festeggiare questo importante momento dell'economia familiare. In alcune zone viene chiamato anche "crescentina" o "pinzino" a seconda della provincia. Oggi è diventato un simbolo della cucina emiliana e viene proposto in quasi tutte le trattorie della regione.
Domande Frequenti
- → Qual è il segreto per un gnocco fritto perfetto?
Utilizzare strutto sia nell'impasto che per friggere è fondamentale per ottenere il sapore autentico e una consistenza fragrante.
- → Posso sostituire lo strutto nell'impasto?
Sì, puoi sostituirlo con olio extravergine d'oliva, ma il sapore sarà leggermente diverso dal tradizionale.
- → Posso prepararlo in anticipo?
È consigliabile gustarlo appena fritto per apprezzarne la consistenza fresca e croccante, ma si può consumare anche freddo il giorno dopo.
- → Come si conserva il gnocco fritto?
Il gnocco fritto è migliore appena fatto. Si sconsiglia di conservare l'impasto, ma puoi gustarlo freddo ripassandolo leggermente al forno.
- → Con cosa servire il gnocco fritto?
È perfetto con salumi, formaggi stagionati o persino con marmellate per un contrasto dolce-salato.