
Questa caponata siciliana è un tesoro della tradizione mediterranea, un'armonia di sapori agrodolci che conquista al primo assaggio.
La prima volta che ho preparato questa caponata è stato durante una calda estate in Sicilia. Da allora è diventata una presenza fissa nei miei pranzi estivi e i miei ospiti la richiedono sempre.
Ingredienti
- Melanzane: 1 kg fondamentali per la consistenza del piatto sceglile sode e lucide
- Sedano: 400 g aggiunge croccantezza preferisci i gambi più teneri
- Cipolle bianche: 250 g base aromatica del soffritto sceglile dolci
- Pomodori ramati: 200 g donano dolcezza e acidità selezionali maturi ma sodi
- Olive verdi in salamoia: 200 g apportano sapidità preferisci quelle siciliane
- Capperi sotto sale dissalati: 50 g aggiungono carattere e intensità cerca quelli di Pantelleria
- Pinoli: 50 g per una nota croccante e dolce tostali sempre prima dell'uso
- Zucchero: 60 g essenziale per l'equilibrio agrodolce
- Aceto di vino bianco: 60 g crea il caratteristico sapore agrodolce
- Basilico fresco: per profumare usa foglie giovani
- Concentrato di pomodoro: 40 g intensifica il sapore
- Olio extravergine d'oliva: per cucinare e friggere scegli varietà siciliane
- Sale: fino quanto basta
Istruzioni Passo-Passo
- Preparazione degli ingredienti:
- Affetta finemente la cipolla. Taglia il sedano a rondelle sottili. Dividi le olive a metà eliminando i noccioli. Lava e asciuga le melanzane tagliandole a cubetti di circa 2.5 cm. Taglia i pomodori a pezzetti simili. Tosta i pinoli in una padella asciutta per pochi minuti fino a doratura.
- Frittura delle melanzane:
- Scalda abbondante olio in un tegame dal bordo alto. Friggi poche melanzane alla volta fino a doratura completa circa 4 minuti. Scolale con una schiumarola e adagiale su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
- Preparazione del soffritto:
- In un tegame ampio versa un generoso giro d'olio e scalda. Aggiungi la cipolla e soffriggi fino a quando diventa traslucida circa 5 minuti. Unisci il sedano e lascia rosolare per altri 5 minuti mescolando occasionalmente.
- Composizione della caponata:
- Aggiungi al soffritto i capperi le olive i pinoli tostati e i pomodori. Fai rosolare brevemente poi copri con un coperchio e cuoci a fiamma dolce per 15-20 minuti.
- Preparazione della salsa agrodolce:
- In un contenitore piccolo mescola l'aceto il concentrato di pomodoro e lo zucchero fino a ottenere un composto omogeneo.
- Finalizzazione del piatto:
- Sala la verdura cotta poi versa la salsa agrodolce nel tegame. Alza la fiamma e mescola fino a quando l'odore di aceto sarà evaporato circa 2 minuti. Spegni la fiamma aggiungi le melanzane fritte e profuma con abbondante basilico fresco. Mescola delicatamente e trasferisci in una pirofila.

Il segreto di una caponata perfetta sono i capperi di Pantelleria. La prima volta che li ho usati in questo piatto ho capito perché sono considerati un tesoro gastronomico. La loro sapidità intensa bilancia perfettamente la dolcezza delle melanzane creando quell'armonia di sapori che caratterizza questo piatto.
Conservazione
La caponata si conserva perfettamente in frigorifero per 2-3 giorni in un contenitore di vetro coperto con pellicola. Prima di servirla è importante riportarla a temperatura ambiente tenendola fuori dal frigorifero per circa due ore. Questo passaggio è fondamentale perché il freddo tende a smorzare i sapori che invece devono essere pienamente apprezzabili.
Varianti Regionali
In Sicilia esistono più di 37 versioni differenti di caponata a seconda della zona. A Palermo la troverete servita con moscardini infarinati e fritti che aggiungono un elemento marino al piatto. In altre zone è comune aggiungere filetti di peperone dolce da friggere insieme alle melanzane per un tocco di colore e sapore. Ad Agrigento si aggiunge cioccolato fondente per un contrasto ancora più marcato.
Storia e Origini
Le origini della caponata sono avvolte nel mistero. Una teoria sostiene che il nome derivi da "Capone" pesce lampuga molto apprezzato dalla nobiltà siciliana e servito in agrodolce. Il popolo non potendo permettersi questo pesce avrebbe sostituito la lampuga con le melanzane creando così la caponata. Altri collegano il nome alla parola latina "Caupona" osteria luogo dove i marinai si rifocillavano con piatti semplici ma saporiti dopo una giornata di lavoro. Qualunque sia la sua origine questo piatto rappresenta perfettamente la storia e la cultura gastronomica siciliana.
Domande Frequenti
- → Qual è la particolarità della caponata siciliana?
La caponata si distingue per il gusto agrodolce dato dalla combinazione di zucchero e aceto, che si abbina perfettamente alle melanzane e agli altri ingredienti.
- → Come si serve la caponata?
La caponata è ideale da servire fredda o a temperatura ambiente, rendendola perfetta come antipasto o contorno.
- → Quanto tempo si conserva la caponata?
Può essere conservata in frigorifero per 2-3 giorni in un contenitore di vetro coperto con pellicola. Prima di servirla, riportarla a temperatura ambiente.
- → Quali sono le varianti comuni della caponata?
Alcune varianti includono l’aggiunta di peperoni dolci fritti o accostamenti con moscardini fritti, tipici della tradizione palermitana.
- → Da dove deriva il nome caponata?
Il nome potrebbe derivare da 'Capone', un pesce pregiato, o dal termine latino 'Caupona', che indicava un'osteria, luogo di ristoro per i marinai.