
Questa ricetta di zeppole di San Giuseppe fritte è stata tramandata nella mia famiglia per generazioni e rappresenta il dolce simbolo della Festa del Papà che celebriamo ogni 19 marzo. La preparazione di queste deliziose ciambelle di pasta choux farcite con crema pasticcera e amarene sciroppate è un rituale che rende speciale questa giornata.
La prima volta che ho preparato queste zeppole è stato quando mio padre compiva 60 anni. Da allora è diventato un appuntamento fisso nella nostra cucina e tutti aspettano con ansia questo momento per assaporare questi dolci straordinari.
Ingredienti
- Acqua: 200 g fondamentale per la consistenza della pasta
- Farina 00: 125 g scegliete una farina di buona qualità per un impasto più elastico
- Burro: 50 g preferibilmente a temperatura ambiente per sciogliersi uniformemente
- Uova: 110 g circa 2 medie a temperatura ambiente per un migliore incorporamento
- Sale fino: un pizzico per bilanciare i sapori
- Latte intero: 100 g usate latte fresco per un sapore più ricco
- Panna fresca liquida: 25 g conferisce cremosità e vellutata consistenza
- Zucchero: 35 g meglio se semolato fine per sciogliersi facilmente
- Tuorlo: 1 preferibilmente di uova fresche per un colore più intenso
- Amido di mais: 10 g garantisce la giusta densità alla crema
- Scorza di limone: ½ biologico per un aroma naturale senza amarezza
- Olio di semi di arachide: 1,5 l ideale per fritture ad alta temperatura
- Amarene sciroppate: 4 sceglietele di qualità per un contrasto perfetto
- Zucchero a velo: quanto basta per una finitura elegante
Istruzioni Passo Passo
- Preparazione della crema pasticcera:
- Riscaldare i liquidi Versate in un pentolino il latte con la panna e la scorza grattugiata di limone portando quasi a bollore a fuoco medio. Questo passaggio è fondamentale per infondere gli aromi.
- Preparare la base:
- Mescolate in una ciotola il tuorlo con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungete poi l'amido di mais setacciandolo per evitare grumi e mescolate fino a completa incorporazione.
- Temprare e cuocere:
- Versate il latte caldo a filo sul composto di tuorli mescolando energicamente. Trasferite tutto nel pentolino e cuocete a fuoco basso mescolando costantemente con movimenti a otto fino a quando la crema vela il cucchiaio.
- Raffreddare correttamente:
- Trasferite la crema in una pirofila bassa e larga coprendola con pellicola a contatto per evitare la formazione della pelle. Lasciate raffreddare prima a temperatura ambiente poi in frigorifero per almeno 2 ore.
- Preparazione della pasta choux:
- Realizzare la base Mettete acqua burro e sale in un pentolino dal fondo spesso. Portate a bollore fino a quando il burro sarà completamente sciolto.
- Formare il pastello:
- Togliete dal fuoco e aggiungete tutta la farina in una volta. Mescolate energicamente con un cucchiaio di legno e riportate sul fuoco. Continuate a mescolare fino a quando l'impasto formerà una palla che si stacca dalle pareti lasciando una leggera patina bianca sul fondo.
- Incorporare le uova:
- Trasferite il pastello in una ciotola e allargatelo per farlo intiepidire. Quando sarà tiepido ma non freddo aggiungete le uova leggermente sbattute un po alla volta incorporandole completamente prima di aggiungere la successiva porzione.
- Preparare per la frittura:
- Trasferite l'impasto in un sac à poche con bocchetta a stella e formate su carta forno 4 ciambelle del diametro di circa 8-10 cm realizzando due cerchi concentrici per ciascuna.
- Frittura delle zeppole:
- Preparare per la cottura Ritagliate la carta forno in quadrati in modo che ogni zeppola abbia il suo supporto. Scaldate l'olio di semi in una pentola dai bordi alti fino a 165-170 gradi.
- Friggere con attenzione:
- Immergete massimo due zeppole per volta con il loro quadrato di carta forno. Quando si staccheranno rimuovete la carta con delle pinze. Friggete per circa 10 minuti rigirandole delicatamente fino a doratura uniforme.
- Completare le zeppole:
- Scolate su carta assorbente e lasciate raffreddare completamente. Riprendete la crema pasticcera fredda e lavoratela brevemente con una frusta per ammorbidirla. Trasferitela in un sac à poche e decorate le zeppole con due giri concentrici di crema. Guarnite con una amarena al centro e una spolverata di zucchero a velo.

La prima volta che ho preparato queste zeppole per mio padre ho capito il vero significato di questo dolce. La sua espressione di sorpresa e gioia quando ha assaggiato la prima zeppola ancora tiepida è un ricordo che custodisco gelosamente. Ogni anno ripeto questo rituale e sembra che le zeppole diventino sempre più buone.
Conservazione
Le zeppole di San Giuseppe fritte esprimono il loro massimo splendore appena preparate quando la pasta è ancora leggermente calda e croccante e la crema fredda e vellutata. Se necessario potete conservarle in frigorifero per massimo 24 ore in un contenitore ermetico ma sappiate che perderanno parte della loro fragranza. Vi consiglio di preparare la pasta choux e friggerla al momento mentre la crema pasticcera può essere preparata anche con un giorno di anticipo e conservata in frigorifero. Evitate assolutamente il congelamento che rovinerebbe sia la consistenza della pasta che quella della crema.
Alternative e Sostituzioni
Se non amate friggere potete preparare una versione al forno delle zeppole. Disponete i cerchi di pasta su una teglia rivestita di carta forno e cuocete a 200°C per circa 25 minuti fino a doratura. Per una versione più leggera potete sostituire parte del latte intero con latte parzialmente scremato nella preparazione della crema. Non amate le amarene? Potete sostituirle con fragole fresche a pezzetti o scagliette di cioccolato fondente. Per una versione moderna e accattivante potete aromatizzare la crema con vaniglia o scorza darancia invece del limone creando un interessante contrasto di sapori.
Abbinamenti e Servizio
Le zeppole di San Giuseppe fritte sono perfette accompagnate da un caffè espresso o da un liquore dolce come il limoncello o il Vin Santo. Per un tocco speciale servitele su un piatto decorato con un leggero strato di zucchero a velo e qualche amarena extra con il suo sciroppo. Se volete stupire i vostri ospiti create una piccola degustazione proponendo sia la versione fritta che quella al forno permettendo di apprezzare le differenze di consistenza. Per un evento speciale potete preparare mini zeppole disponendole su un vassoio a piramide per un effetto scenografico garantito.
Storia e Tradizione
Le zeppole di San Giuseppe hanno origini antichissime che risalgono allepoca romana quando durante le feste in onore di Bacco si friggevano dei dolci simili. La tradizione attuale è legata alla celebrazione di San Giuseppe il 19 marzo data che coincide con la Festa del Papà in Italia. In passato nelle strade di Napoli e in molte città del Sud Italia venivano allestite bancarelle per friggere e vendere queste delizie. Ogni regione ha la sua variante ma lidea di base resta quella di un dolce fritto a forma di ciambella farcito con crema e decorato con amarene o visciole. Preparare le zeppole in casa significa mantenere viva una tradizione culinaria che racconta la storia della pasticceria italiana e dei suoi legami con le celebrazioni religiose.
Domande Frequenti
- → Qual è l'origine delle zeppole di San Giuseppe?
Le zeppole di San Giuseppe sono un dolce tipico italiano legato alla tradizione della Festa del Papà, che si celebra il 19 marzo.
- → Come ottenere una crema pasticcera perfetta?
Per una crema liscia e senza grumi, mescolate continuamente e cuocete a fuoco dolce fino a raggiungere la consistenza desiderata.
- → Qual è il segreto per una frittura ideale?
Mantenere la temperatura dell'olio tra i 165°C e i 170°C è fondamentale per ottenere zeppole croccanti e dorate senza bruciature.
- → Si possono preparare le zeppole in anticipo?
Sì, ma è consigliabile consumarle fresche o entro poche ore per preservarne croccantezza e gusto. È possibile conservare la crema in frigorifero per due giorni.
- → Cosa posso usare al posto delle amarene sciroppate?
Se non gradite le amarene, potete decorare le zeppole con scaglie di cioccolato fondente o una spolverata di cacao.