
Questa rustica torta paesana rappresenta un dolce tradizionale della Brianza lombarda, perfetto per recuperare il pane raffermo trasformandolo in una merenda dal sapore autentico e casalingo.
Ho scoperto questa ricetta durante una visita ai miei parenti in Brianza. La nonna di un'amica preparava questa torta ogni domenica e il profumo che si diffondeva per casa era irresistibile. Da allora è diventata una tradizione anche nella mia famiglia.
Ingredienti
- Pane raffermo 300 g: dona la base rustica e rappresenta l'anima di questa torta tradizionale
- Latte intero 1 l: serve ad ammorbidire il pane creando la consistenza perfetta
- Uova medie 2: fondamentali per legare tutti gli ingredienti e dare struttura
- Amaretti 120 g: aggiungono una nota croccante e un aroma unico di mandorla
- Cacao amaro in polvere 50 g: conferisce profondità e quel colore scuro caratteristico
- Zucchero 120 g: dosa la dolcezza senza risultare eccessiva
- Uvetta 70 g: offre punti di dolcezza e morbidezza in ogni morso
- Pinoli 50 g: regalano croccantezza e un sapore elegante e delicato
- Scorza e succo di 1 arancia: apportano freschezza e aroma agrumato che bilancia la dolcezza
Istruzioni Passo Passo
- Preparazione del pane:
- Riscaldare il latte senza farlo bollire. Tagliare il pane raffermo a cubetti e metterlo in una ciotola. Grattugiare la scorza di arancia e versare il latte caldo sul pane. Mescolare e coprire con pellicola lasciando macerare per 30 minuti mescolando occasionalmente per assicurarsi che tutto il pane assorba uniformemente il latte.
- Preparazione degli altri ingredienti:
- Spremere l'arancia e mettere in ammollo l'uvetta nel succo. Ridurre in polvere gli amaretti e il cacao amaro utilizzando un mixer per ottenere un composto fine e omogeneo.
- Assemblaggio dell'impasto:
- Riprendere il pane ammorbidito e sfaldarlo ulteriormente con un cucchiaio. Aggiungere la polvere di cacao e amaretti mescolando bene. Sbattere le uova in una ciotola separata e versarle nell'impasto. Incorporare lo zucchero mescolando accuratamente fino a ottenere un composto omogeneo.
- Completamento e cottura:
- Aggiungere i pinoli e l'uvetta ben scolata dal succo di arancia. Mescolare delicatamente per distribuire uniformemente tutti gli ingredienti. Foderare con carta forno una teglia di 24 cm precedentemente imburrata e versare l'impasto. Cuocere in forno statico preriscaldato a 180° per 60 minuti o in forno ventilato a 160° per 50 minuti. Lasciar intiepidire prima di sformare e raffreddare completamente su una gratella.

Il cacao è l'ingrediente che più amo in questa ricetta perché trasforma un semplice dolce di recupero in qualcosa di davvero speciale. Quando ero bambina aspettavo sempre che mia nonna preparasse questa torta per poter leccare il cucchiaio sporco di impasto al cacao.
Conservazione
Questa torta si mantiene perfettamente per 2-3 giorni sotto una campana di vetro a temperatura ambiente. È importante proteggerla dall'aria per evitare che si secchi troppo. Non consiglio di conservarla in frigorifero poiché tenderebbe a indurirsi eccessivamente. Come accennato la torta paesana migliora con il tempo e il giorno successivo alla preparazione avrà un sapore ancora più ricco e intenso grazie alla perfetta amalgamazione degli aromi.
Varianti e Sostituzioni
La bellezza della torta paesana sta nella sua versatilità. Potete sostituire gli amaretti con biscotti secchi o frollini al cacao riducendo in questo caso la quantità di cacao nella ricetta. Se non gradite l'uvetta potete eliminarla o sostituirla con gocce di cioccolato. In alcune versioni tradizionali si aggiungono anche mele a cubetti o frutta secca come noci o nocciole tritate. Per una versione più aromatica potete aggiungere un cucchiaino di cannella o di vaniglia.
Storia e Tradizione
La torta paesana nasce come dolce di recupero nelle case contadine della Brianza dove nulla veniva sprecato. Conosciuta anche come "michelacc" dal dialetto locale "mica e lac" ovvero pane e latte ogni famiglia aveva la propria versione che si tramandava di generazione in generazione. Le varianti sono innumerevoli a seconda delle zone e delle tradizioni familiari ma il pane raffermo ammollato nel latte resta sempre la base imprescindibile. Questo dolce veniva tipicamente preparato per le feste contadine o la domenica quando ci si poteva concedere un piccolo lusso dolce.
Domande Frequenti
- → Come si conserva la torta paesana?
La torta paesana si conserva sotto una campana di vetro per 2-3 giorni. Si sconsiglia di congelarla.
- → Quali varianti si possono fare?
Puoi sostituire gli amaretti con frollini secchi o frollini al cacao, regolando la quantità di cacao in polvere.
- → Qual è l'origine della torta paesana?
La torta paesana è un dolce tradizionale della Brianza, nato come ricetta di recupero per il pane raffermo.
- → È necessario bagnare il pane raffermo?
Sì, il pane raffermo va bagnato con latte caldo per ottenere una consistenza morbida e omogenea.
- → Quando è più buona la torta paesana?
La torta paesana è ancora più buona il giorno dopo, quando i sapori si amalgamano perfettamente.