
Questa antica specialità natalizia napoletana è diventata un simbolo delle festività in tutta l'Italia meridionale. Le piccole palline di pasta fritte e immerse nel miele creano un dolce irresistibile che racconta secoli di tradizione culinaria.
Questa ricetta mi riporta ai miei Natali da bambina quando osservavo mia nonna preparare montagne di struffoli. Il profumo di miele e agrumi riempiva la casa e annunciava l'arrivo delle feste meglio di qualsiasi altro segno.
Ingredienti
- Farina 00: morbida e setacciata per ottenere palline dalla consistenza perfetta
- Burro: di qualità a temperatura ambiente per un impasto più ricco e saporito
- Uova: fresche per donare struttura e morbidezza
- Liquore all'anice: conferisce il caratteristico aroma tradizionale
- Miele millefiori: abbondante per la glassatura è il vero protagonista del sapore
- Scorze di agrumi fresche: che donano profumo e freschezza al dolce
- Frutta candita colorata: per decorare e aggiungere sapore
- Codette e confettini: per una presentazione festiva e allegra
Istruzioni Passo Passo
- Preparazione dell'impasto:
- Disponete la farina a fontana sulla spianatoia incorporando zucchero bicarbonato e sale. Aggiungete il burro a cubetti al centro e iniziate a lavorarlo con lo zucchero. Unite le uova una alla volta continuando a impastare. Aggiungete il liquore all'anice e le scorze grattugiate di limone e arancia. Lavorate fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Avvolgete nella pellicola e lasciate riposare 30 minuti a temperatura ambiente.
- Formazione degli struffoli:
- Prelevate porzioni di impasto mantenendo il resto coperto. Stendete dei filoncini di circa 1 cm di spessore e ricavatene piccoli tocchetti di 1 o 1.5 cm. Disponeteli su un canovaccio pulito distanziandoli tra loro per evitare che si attacchino. Procedete fino a esaurimento dell'impasto.
- Frittura:
- Riscaldate abbondante olio di semi in una pentola capiente fino a 150160 gradi. Friggete pochi pezzi alla volta muovendoli delicatamente per ottenere una forma tondeggiante. Quando risultano ben dorati dopo circa 34 minuti scolateli su carta assorbente. Continuate fino a friggere tutti gli struffoli.
- Glassatura e decorazione:
- Tagliate l'arancia candita a cubetti. In un tegame scaldate il miele con lo zucchero a fuoco dolce fino a ebollizione. Spegnete e lasciate intiepidire. Aggiungete le scorze grattugiate e i cubetti di arancia candita. Dopo 56 minuti unite gli struffoli mescolando delicatamente con un mestolo di legno fino a completo raffreddamento. Trasferite su un piatto da portata decorando con codette colorate ciliegie candite e confettini argentati.

Devi Sapere
La magia degli struffoli per me sta nel momento in cui vengono immersi nel miele caldo. Quell'istante trasforma semplici palline fritte in un dolce sublime che profuma di festa e tradizione. Nella mia famiglia c'è sempre una piccola competizione a chi riesce a creare la presentazione più spettacolare.
Consigli per la Conservazione
Gli struffoli si mantengono perfettamente sotto una campana di vetro per 45 giorni a temperatura ambiente. Il miele agisce come conservante naturale mantenendoli morbidi e profumati. Se volete prolungarne la conservazione potete preparare gli struffoli fritti ma non glassati conservandoli in una scatola di latta per circa una settimana. Ricordatevi però che il dolce assemblato migliora con il tempo perché il miele penetra lentamente nella pasta donando maggiore umidità e sapore.
Varianti e Sostituzioni
Se non amate l'anice potete sostituire il liquore con limoncello grappa invecchiata rum o brandy. Alcuni aggiungono all'impasto anche un pizzico di cannella o vaniglia per aromatizzarlo ulteriormente. Per una versione più leggera potete cuocere gli struffoli in forno a 180° per circa 10 minuti sebbene il risultato sarà meno autentico. Nel Cilento si usa preparare gli struffoli con l'aggiunta di cacao nell'impasto mentre in Calabria la cicirata prevede l'aggiunta di una spruzzata di cannella nella glassatura al miele.
Storia e Tradizione
Gli struffoli hanno origini antichissime che risalgono alla Magna Grecia. Il nome deriva probabilmente dal greco "strongoulos" che significa "dalla forma arrotondata". A Napoli questo dolce veniva tradizionalmente preparato nei conventi dalle suore e donato alle famiglie nobili benefattrici durante il periodo natalizio. Inizialmente non erano dolci ma semplici palline di acqua e farina fritte nello strutto. Nel corso dei secoli la ricetta si è arricchita fino a diventare il dolce festivo che conosciamo oggi. La forma circolare e l'abbondanza degli ingredienti simboleggiano prosperità e abbondanza per l'anno nuovo.
Domande Frequenti
- → Qual è l'origine degli struffoli?
Gli struffoli hanno origini antiche che risalgono al periodo degli antichi Greci, i quali introdussero questo dolce nel Golfo di Napoli. Il nome deriva probabilmente dal greco ‘strongoulos’ che significa arrotondato.
- → Come si preparano gli struffoli?
Per preparare gli struffoli si impasta farina, burro, uova, zucchero e scorze di agrumi, si formano piccole palline, si friggono e si ricoprono con miele caldo, canditi e zuccherini decorativi.
- → Quali sono gli ingredienti principali?
La ricetta classica include farina, zucchero, burro, uova, miele millefiori, scorze di limone e arancia, liquore all'anice e decorazioni come canditi e confettini colorati.
- → Si possono personalizzare gli struffoli?
Sì, gli struffoli si possono personalizzare sostituendo il liquore all'anice con limoncello o altri aromi e omettendo i canditi se non graditi.
- → Come si conservano gli struffoli?
Gli struffoli si conservano sotto una campana di vetro per 4-5 giorni. Se non glassati, possono essere riposti in una scatola di latta per una settimana.