
Questo soffice e profumato dolce tipico della regione ligure è arricchito con frutta candita, uvetta e pinoli. È la scelta perfetta per celebrare il Natale o l'Epifania con un tocco di tradizione italiana.
Ho scoperto questa ricetta durante un viaggio a Genova alcuni anni fa e da allora è diventata una tradizione immancabile nella mia famiglia durante le festività invernali. La combinazione di frutta candita e pinoli crea un equilibrio perfetto tra dolcezza e croccantezza.
Ingredienti
- Burro: 85 g a temperatura ambiente fondamentale per la morbidezza del dolce
- Zucchero: 100 g dona la giusta dolcezza senza risultare eccessivo
- Uovo: 1 medio circa 55 g per legare gli ingredienti
- Farina: 300 g preferibilmente tipo 00 per una consistenza più soffice
- Sale: 1 g esalta i sapori della frutta candita
- Uvetta: 230 g sceglila di qualità e possibilmente biologica
- Arancia candita: 80 g aggiunge note agrumate e colore
- Cedro candito: 80 g apporta un aroma intenso e caratteristico
- Pinoli: 20 g sceglili freschi e di provenienza italiana per il miglior sapore
- Latte intero: 80 ml contribuisce alla morbidezza dell'impasto
- Lievito per dolci: 10 g per garantire la giusta crescita
Istruzioni Passo Passo
- Preparazione degli ingredienti:
- Taglia l'arancia candita e il cedro in piccoli cubetti della dimensione di circa mezzo centimetro. Assicurati che i pezzi siano uniformi per una distribuzione omogenea nel dolce. Sciacqua l'uvetta sotto acqua corrente tiepida per ammorbidirla e asciugala tamponandola delicatamente con un canovaccio pulito.
- Creazione dell'impasto base:
- In una ciotola capiente o nella planetaria con la foglia monta il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Questo passaggio è cruciale per incorporare aria nell'impasto. Aggiungi poi l'uovo e continua a mescolare fino a completo assorbimento.
- Incorporazione degli ingredienti secchi:
- Setaccia la farina con il lievito e il sale e aggiungili gradualmente al composto di burro continuando a mescolare a velocità media. Versa poi il latte a temperatura ambiente a filo mentre la macchina è in funzione fino a ottenere un impasto omogeneo ma ancora consistente.
- Aggiunta della frutta e dei pinoli:
- Spegni la planetaria e incorpora a mano con una spatola l'uvetta ben asciutta i cubetti di arancia e cedro canditi e i pinoli. Mescola delicatamente con movimenti dal basso verso l'alto per distribuire uniformemente gli ingredienti senza smontare l'impasto.
- Formatura del pandolce:
- Trasferisci l'impasto su un piano leggermente infarinato e lavoralo brevemente formando una palla. Schiaccia leggermente la parte superiore per ottenere la caratteristica forma a cupola. Posiziona il pandolce su una teglia rivestita con carta da forno.
- Decorazione e cottura:
- Con un coltello affilato incidi la superficie creando un motivo a rombi poco profondi. Questo oltre ad essere decorativo aiuterà il dolce a crescere uniformemente. Inforna in forno preriscaldato a 180°C statico per 45 minuti o fino a quando uno stecchino inserito al centro uscirà pulito.

La mia parte preferita di questo dolce sono i pinoli che aggiungono una nota croccante e burrosa. Ricordo ancora la prima volta che l'ho preparato seguendo i consigli di una signora genovese incontrata durante una vacanza in Liguria. Mi raccontò che nella sua famiglia era tradizione nascondere una fava secca nell'impasto e chi la trovava nella propria fetta avrebbe avuto fortuna per tutto l'anno.
Conservazione
Il pandolce genovese si mantiene perfettamente per circa una settimana se conservato in un luogo fresco e asciutto. L'ideale è tenerlo sotto una campana di vetro che ne preserva la morbidezza e il profumo. Con il passare dei giorni il sapore tende addirittura a migliorare poiché gli aromi si amalgamano meglio.
Alternative e Sostituzioni
Se non trovi il cedro candito puoi sostituirlo con limone candito o aumentare la quantità di arancia candita. Per una versione più leggera puoi ridurre la quantità di burro a 70g e compensare con 15g di olio di semi. Gli amanti delle spezie possono aggiungere un pizzico di cannella o chiodi di garofano in polvere all'impasto.
Servire il Pandolce
Tradizionalmente il pandolce viene servito tagliato a fette durante il periodo natalizio accompagnato da un bicchiere di vino dolce come il Moscato o il Passito. È perfetto anche per la colazione inzuppato nel latte o nel caffè. Alcune famiglie lo servono con una leggera spolverata di zucchero a velo o accompagnato da crema pasticcera.
Storia e Tradizione
Il pandolce genovese ha origini antichissime che risalgono al XV secolo quando i marinai genovesi tornavano dai loro viaggi portando spezie e frutti esotici. Era considerato un simbolo di prosperità grazie agli ingredienti pregiati come i pinoli e la frutta candita. Secondo la tradizione deve essere portato in tavola dal membro più giovane della famiglia e tagliato dal più anziano.
Domande Frequenti
- → Quali varianti posso aggiungere al pandolce?
Puoi aggiungere scorze di limone o arancia per un aroma più intenso oppure aromatizzare la pasta con semi di finocchio o acqua di fiori d'arancio.
- → Quanto dura il pandolce una volta preparato?
Si conserva fino a 7 giorni sotto una campana di vetro. Non è raccomandato congelarlo.
- → Come preparo i frutti per il pandolce?
Taglia l'arancia e il cedro candito a cubetti. Sciacqua e asciuga bene le uvette prima di aggiungerle all'impasto.
- → Qual è il metodo migliore per cuocere il pandolce?
Cuoci il pandolce in forno statico a 180°C per 45-50 minuti o in forno ventilato a 160°C per 35-40 minuti, fino a doratura.
- → Che tipo di latte devo usare nella ricetta?
Il latte intero è ideale per ottenere una texture morbida e ricca del pandolce.