
Questi biscotti alle nocciole, dall'aspetto rustico ma dal sapore straordinario, sono un classico della tradizione dolciaria italiana. Una dimostrazione perfetta che l'apparenza inganna: sotto la superficie ruvida e irregolare si nasconde una delizia croccante e profumata che conquista al primo morso.
La prima volta che ho preparato questi biscotti è stato durante una domenica piovosa di novembre. Da allora sono diventati un rito per le mie feste natalizie e la mia famiglia li richiede puntualmente ogni anno.
Ingredienti
- Nocciole intere spellate 300 g: fondamentali per il sapore distintivo e la consistenza unica dei biscotti scegliere nocciole di qualità migliora notevolmente il risultato finale
- Zucchero 200 g: dona la dolcezza necessaria e contribuisce alla croccantezza esterna
- Albumi a temperatura ambiente 150 g: funzionano come legante naturale assicuratevi che siano a temperatura ambiente per ottenere una meringa perfetta
- Polpa di un baccello di vaniglia: conferisce un aroma caldo e avvolgente utilizzate vaniglia vera per un profumo più intenso e naturale
Istruzioni Passo a Passo
- Preparazione delle nocciole:
- Tritate le nocciole nel mixer fino a ottenere una granella non troppo fine. La consistenza ideale è quando le nocciole sono ridotte in piccoli pezzi ma ancora riconoscibili. Questo passaggio è fondamentale perché determina la texture finale dei biscotti.
- Montaggio degli albumi:
- Versate gli albumi nella ciotola della planetaria munita di frusta e cominciate a montarli. Aggiungete i semi della bacca di vaniglia quando sono ancora liquidi. Continuate a montare fino a quando gli albumi diventano chiari e spumosi.
- Aggiunta dello zucchero:
- Incorporate lo zucchero gradualmente mentre la planetaria è in funzione a velocità media. Questo permetterà allo zucchero di sciogliersi completamente. Proseguite a montare per altri 5 minuti fino a ottenere una meringa ferma e soda con la classica punta.
- Unione degli ingredienti:
- Incorporate delicatamente la granella di nocciole alla meringa mescolando dal basso verso l'alto con una spatola. Questo movimento è essenziale per non smontare la meringa e mantenere l'aria incorporata.
- Cottura del composto:
- Trasferite il composto in una pentola d'acciaio e cuocete a fuoco medio per circa 15 minuti. Mescolate continuamente con una spatola morbida per evitare che si attacchi al fondo. Il composto sarà pronto quando si sarà compattato e risulterà più denso.
- Formazione dei biscotti:
- Con l'aiuto di due cucchiai formate dei mucchietti irregolari su una teglia foderata con carta forno. Distanziateli bene tra loro poiché tenderanno a espandersi leggermente durante la cottura.
- Cottura in forno:
- Cuocete in forno statico preriscaldato a 130°C per 40-45 minuti. I biscotti devono asciugarsi completamente senza bruciare. La superficie dovrebbe risultare leggermente dorata ma ancora chiara.
- Raffreddamento:
- Una volta cotti lasciate raffreddare completamente i biscotti sulla teglia prima di spostarli. È durante questa fase che acquisiranno la loro caratteristica consistenza croccante fuori e leggermente morbida all'interno.

Le nocciole sono il vero cuore di questa ricetta. Ricordo ancora quando mia nonna preparava questi dolcetti usando nocciole raccolte nel suo giardino. Quel profumo di tostatura riempiva la casa e creava un'atmosfera che ancora oggi associo ai momenti felici dell'infanzia.
Consigli per la Conservazione
I brutti ma buoni si mantengono perfettamente per 7-8 giorni se conservati in una scatola di latta ben chiusa. Il contenitore metallico aiuta a mantenere la giusta umidità evitando che i biscotti si ammorbidiscano troppo o al contrario diventino eccessivamente secchi. Per una conservazione ottimale posizionate la scatola in un luogo fresco e asciutto lontano da fonti di calore e umidità.
Varianti e Sostituzioni
Sebbene la ricetta tradizionale preveda nocciole potete sperimentare usando mandorle o un mix di frutta secca. Per un tocco goloso aggiungete 50g di cioccolato fondente tritato grossolanamente al composto. Se preferite aromi diversi potete sostituire la vaniglia con scorza di arancia grattugiata o un pizzico di cannella che si sposa particolarmente bene con le nocciole. Per una versione più rustica potete lasciare parte delle nocciole intere per creare un contrasto di consistenze nel biscotto.
Curiosità Storiche
I brutti ma buoni nascono nelle pasticcerie del Nord Italia nella seconda metà dell'Ottocento. La leggenda racconta che siano nati a Gavirate in provincia di Varese dove il pasticciere Costantino Veniani li creò per caso. Altre tradizioni li collocano nel Piemonte o nelle cucine conventuali dove si cercavano modi per utilizzare gli ingredienti semplici senza sprechi. Nel tempo sono diventati parte del patrimonio dolciario di tutta Italia con piccole varianti regionali ma mantenendo sempre il loro caratteristico aspetto rustico e il delizioso sapore di nocciole.
Consigli per Servirli
Questi biscotti sono eccellenti da soli accompagnati da un tè o caffè caldo. Potete presentarli in un bel vassoio durante le feste natalizie o usarli per creare deliziosi dessert. Sbriciolateli sopra gelato alla crema o usateli come base per semifreddi. Una variante interessante è servirli con un bicchierino di vin santo o altro vino da dessert in cui intingerli leggermente. Per un tocco speciale disponeteli in sacchettini decorati da regalare come dolce pensiero durante le festività.
Domande Frequenti
- → Come conservare i brutti ma buoni?
Conserva i brutti ma buoni in una scatola di latta per mantenerli freschi fino a 7-8 giorni.
- → Posso aromatizzare diversamente i brutti ma buoni?
Sì, puoi sostituire la vaniglia con un pizzico di cannella o altri aromi a tua scelta.
- → Che consistenza devono avere i brutti ma buoni?
Devono risultare asciutti anche all'interno, ma tieni conto che raffreddandosi si induriscono leggermente.
- → Quanto dura la cottura dei brutti ma buoni?
La cottura dura circa 40-45 minuti in forno statico a 130°, ma potrebbe variare in base al forno.
- → Qual è l'ingrediente principale dei brutti ma buoni?
Le nocciole sono l'ingrediente principale che dona ai brutti ma buoni il loro sapore caratteristico.